Breve, ma intenso: è così che potremmo definire il periodo in cui deliziarci dei fichi, particolarmente amati per la loro dolcezza e succosità che fanno capolino da luglio a settembre. Un frutto tardo-estivo che conta più di 700 varietà e tantissime proprietà benefiche, grazie all’alto contenuto di fibre, sali minerali (potassio, calcio, fosforo) e vitamine (C, A e B6). In più, i fichi si rivelano molto versatili in cucina, da impiegare in ricette dolci e salate, tra crostate, biscotti, crostini e insalate. Qualche difetto ce l’hanno? Fondamentalmente uno: devono essere consumati in fretta perché si deteriorano velocemente. I modi per farli durare più a lungo, però, non mancano: dal frigorifero all’essiccazione, vediamo quali sono i più comuni.
Come conservare i fichi freschi in frigorifero
I fichi freschi sono altamente deperibili. Fanno parte dei cosiddetti frutti climaterici, ovvero che continuano a maturare dopo la raccolta a causa della produzione di etilene. Di solito al supermercato o dal fruttivendolo non arrivano acerbi, ma già pronti per essere gustati: questo significa che sarebbe meglio consumarli il giorno stesso, al massimo resistono per due o tre. Il metodo migliore per conservarli in questo breve arco di tempo è quello di metterli in frigorifero nell’apposito cassetto della frutta senza averli lavati (così da non sviluppare umidità in eccesso) e all’interno di un contenitore coperti con carta da cucina. Evita di riporre quelli troppo molli o con la buccia danneggiata: usali per una confettura o mangiali subito. Se, invece, entri in possesso di fichi non ancora pronti, opta per il classico cestino dove lasciarli a temperatura ambiente.
Fichi in barattolo #1: confettura e mostarda
I fichi che hai trovato sono troppi e ormai compromessi (leggi sopra)? Puoi trasformarli in una conserva che li vede protagonisti sotto forma di classica confettura o sfiziosa mostarda. Nel primo caso ti bastano fichi già sbucciati tagliati a tocchetti, limone e zucchero: metti tutto insieme in una casseruola e cuoci fino a quando la consistenza non sarà gelatinosa e il colore ambrato. Puoi lasciare la confettura a pezzettoni o frullarla e versarla negli appositi barattoli di vetro sterilizzati e sottovuoto. Dureranno per 6-12 mesi nella dispensa, fresca e asciutta, e, una volta aperti, in frigorifero per 3-4 giorni. Nel secondo caso, invece, i fichi sono prima ridotti a purea con un mixer a immersione e poi cotti in un pentolino insieme a vino bianco, acqua e zucchero, fino a raggiungere una texture viscosa simile a quella della marmellata: lascia intiepidire e aggiungi il tocco “magico”, ovvero l’essenza di senape, che conferirà il gusto piccantino. Puoi anche unire della cannella, dei chiodi di garofano o spezie a piacimento. Travasata in barattoli sterilizzati e sottovuoto, dura per 2-3 mesi, da aperta si ripone in frigo per massimo una settimana.
Fichi in barattolo #2: sciroppati e caramellati
Hai dei fichi freschissimi, sodi, integri, senza macchie sulla buccia e in grossa quantità: non c’è soluzione migliore per non sprecarli che gustarli in versione sciroppata o caramellata. Entrambe, infatti, prevedono i frutti nella loro interezza e provvisti di buccia. I fichi caramellati sono facili da preparare, il procedimento richiede tempistiche lunghe, in quanto si fanno prima macerare in una pentola coperti di zucchero e poi fatti sobbollire dalle 4 alle 6 ore aromatizzando con della scorza di limone. Mettili all’interno di vasetti con un po’ di cognac e ricoprirli con lo sciroppo che si è formato durante la cottura: crea il sottovuoto, così da averli a disposizione fino a 4 mesi correttamente preservati in luogo fresco, asciutto e lontano dalla luce. Da aperti, vige la regola delle conserve precedenti: non più di qualche giorno. I fichi sciroppati hanno una preparazione simile e durano per 8-10 mesi nei vasetti sottovuoto. La ricetta è semplice: disponi in una terrina i fichi, cospargili di zucchero e aromatizza con scorza di limone grattugiata. Metti da parte per l’intera notte e poi al mattino infila il tutto in una casseruola con acqua e fai scurire: ci vorranno circa 15 minuti, i fichi non devono rompersi. A questo punto porzionali dei barattoli coperti dal loro sciroppo.
E i fichi secchi? In vasetto o sottovuoto
I fichi secchi sono un modo goloso e versatile per conservare questo frutto, dato che possono essere impiegati nelle ricette più svariate (come snack, nei dolci, insieme allo yogurt a colazione) e realizzarli a casa è fattibile. Partendo dai fichi freschi, infatti, le scelte a disposizione sono tre: essiccazione naturale al sole, la più lunga, essiccazione in forno, alla portata di tutti, ed essiccazione con l’essiccatore, l’apposito strumento, perfetto da avere se è una tecnica che usi con frequenza. Si possono caramellare, spennellando, con uno sciroppo a base di acqua, zucchero e cannella, o del miele, o ancora arricchirli all’interno con una mandorla o un gheriglio di noce. Ciò che conta, è che avendo perso tutta la loro acqua, i fichi secchi possono resistere anche per 12 mesi, a temperatura ambiente e distanti da fonti di calore. Come? In un barattolo di vetro, sempre meglio se sterilizzato, oppure nelle apposite buste sigillate con la macchina per il sottovuoto. Una volta aperti, finiscili nell’arco di una settimana.
Perché è meglio non congelare i fichi?
L’umidità è nemica sia dei fichi freschi sia di quelli secchi. Al momento dello scongelamento tenderebbero a diventare troppo acquosi e durante il periodo in freezer a perdere di sapore. Nonostante sia possibile farlo, non avrete in mano lo stesso frutto che avevate “conosciuto” 4-6 mesi prima, quindi lo sconsigliamo.
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